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martedì 3 ottobre 2017

Ayahuasca pianta sacra



Ayahuasca esperienze



E' la più nota "carne degli Dei" dell'Amazzonia, oggi conosciuta anche in Occidente per la sua azione psicoattiva, è in realtà uno strumento rituale con riflessi terapeutici.



Ayahuasca pianta psicoattiva



Col termine Ayahuasca, parola che si può tradurre letteralmente, dalla lingua peruviana Quechua, con il significato "liana dei morti" o "liana dell'anima", viene oggi identificata una bevanda tradizionalmente utilizzata nell'ambito della medicina amazzonica da numerose popolazioni indigene presenti in vari stati sud americani tra cui Perù, Colombia, Ecuador, Venezuela, Bolivia e Brasile.

Molti altri (al momento se ne contano 42), sono in realtà i termini con cui le varie popolazioni indigene chiamano questa bevanda terapeutica; Yagé nome più utilizzato nell'area colombiana, è un ulteriore esempio divenuto famoso grazie anche grazie a una delle opere letterarie del poeta della Beat Generation Allen Ginsberg.

Ricorda:

Cos'è l'ayahuasca? Si compone di due o più vegetali amazzonici ad azione sinergica, contiene DMT (Di-Metil-Triptammina), una sostanza allucinogena.

Come si consuma? Si beve all'interno di un contesto rituale codificato, con l'assistenza di "terapeuti tradizionali", chiamati sciamani o quanto meno attraverso la preparazione effettuata da persone adeguatamente preparate.

Può curare malattie? I suoi principi attivi sono allo studio contro la depressione e la tossicodipendenza . In Amazzonia è considerata terapeutica da sempre.

Perché "carne degli Dei"? Si ritiene che le piante dell'Ayahuasca siano depositarie di una anima sacra, divina. Piante dotate di una loro intelligenza che interagiscono con noi quando assumiamo la bevanda, esattamente quanto accade assumendo Marijuana.


Come viene preparata l'Ayahuasca



Per Ayahuasca si intende comunemente, una bevanda preparata tramite una lunga ebollizione di almeno due piante: la parte legnosa di una liana chiamata Banisteriopsis caapi e una seconda pianta considerata più visionaria, che generalmente viene identificata nelle foglie dell'arbusto chiamato Psychotria viridis.

In realtà, anche se da un punto di vista strettamente botanico la liana viene identificata come B. caapi, i terapeuti tradizionali identificano e distinguono varie liane con proprietà e nomi differenti; tra l'altro è da notare che la scienza stessa conferma una certa variabilità biochimica dei vari chemio-tipi di B. caapi.

L'aggiunta del secondo o dei secondi ingredienti è invece più variabile , e oltre a P. viridis, sono state identificate molte altre specie botaniche che vanno a completare la bevanda.

Ci sono addirittura dei reportage che menzionano più di 120 piante utilizzate nella preparazione dell'Ayahuasca. Molti sciamani si recano a raccogliere le erbe per l'Ayahuasca sotto l'effetto di questa bevanda, perché lo stato fuori dalla corrente razionale, viene intesa come un momento di contatto facilitato con le divinità.

Purtroppo, oggi, l'uso dell'Ayahuasca viene preso come un momento ricreativo alla pari di canne, LSD, coca, e altre droghe, con la scusa di contatti spirituali da ragazzini dementi che non capiscono la verità rituale delle antiche culture ma vogliono solo sballarsi perché non in grado di vivere la vita secondo le regole della realtà quotidiana.

Vorrei che i ragazzini che dicono di seguire strade spirituali, guardassero tutto il seguente video, perché nella fantasia da bimbiminkia è impiantato il pensiero che usando le sostanze psicoattive, si possono raggiungere livelli di crescita spirituali altrimenti difficili da raggiungere.

E' la ignoranza ovviamente a parlare per quelli che dicono queste cose, ecco che qui troverete spiegazioni da un soggetto iniziato veramente a certe tematiche e che, io ritengo, sia correttamente sviluppato sotto diversi fattori interiori, mentali e spirituali:



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